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Con la nota n. 5186 del 16 luglio 2021, l’INL fornisce le istruzioni su come riattivare le procedure di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, pendenti al momento di dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologico e poi sospese dal susseguirsi dei provvedimenti legislativi emanati nel corso dell’epidemia da COVID 19.

Poiché il blocco dei licenziamenti è venuto a cessare, dal 1 luglio 2021, solo per alcune imprese, dovrà essere utilizzato un nuovo modulo, presente sul sito dell’Ispettorato, contenente la raccolta di alcune informazioni necessarie per verificare la cessazione del blocco nei confronti dell’impresa richiedente.

Peculiarità della nota è che riepiloga in maniera sistematica tutta la normativa sul divieto di licenziamento e il connesso utilizzo di strumenti di sostegno da parte delle imprese.

Perché, si ricorda, non tutte le imprese possono riprendere a licenziare per giustificato motivo oggettivo, bensì solo quelle che possono fruire della CIGO individuate ex art. 10 del d.lgs. n. 148/2015 (riferibile sostanzialmente ad industria e manifatturiero).

Esistono però altri strumenti a disposizione del legislatore per riassestare l’azienda e prepararla alla ripartenza, strumenti che, se ben utilizzati, possono essere anche maggiormente fruttuosi rispetto a un taglio con l’ascia privo di strategia.

Sta agli imprenditori la scelta.

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